"Credo che una sorta di 'vuoto' iniziale aiuti ad avere spazio libero per accogliere ciò che accade intorno a me".
Edoardo Miola nasce a Genova.
Architetto dal 1979, fotografo, effettua reportages e workshop in tutto il mondo ed espone in Italia e all'estero.
Dal 1972 dedica ampio spazio al viaggio e riconosce al “lento girovagare” la vera valenza della conoscenza e della scoperta.
LA MIA FILOSOFIA
Credo che una sorta di “vuoto” iniziale aiuti ad avere spazio libero per accogliere ciò che accade intorno a me.
Una parte fondamentale della mia ricerca è l'attesa. Se attendi, prima o poi, davanti ai tuoi occhi accade qualcosa che chiede di essere osservato e raccontato.
In quel momento il fotografo scompare, diventa quasi invisibile.
L’attesa colma il vuoto e da vita all’improvvisazione, anche se sono convinto che “non si improvvisa a
caso ma che il caso aiuti”.
Come in campo musicale: si conosce la tecnica, si conoscono i brani, ci si muove intorno ad essi e si improvvisa.
Mi piace che la mia fotografia rappresenti la natura, le popolazioni, le situazioni che incontro lungo il mio cammino. Non come un antropologo o un reporter tradizionale. Mi interessano le emozioni che ogni volta riempiono i miei vuoti e che riesco a condividere con chi osserva i miei scatti.